domenica 31 maggio 2020

STEP #22 SERIE TV

In un’Italia futuristica, circa nel 2052, un gruppo di poliziotti è affiancato da androidi e organismi cibernetici. Piero Spinoza, uno degli agenti del dipartimento in questione, è un poliziotto molto rispettato dai suoi colleghi che, risvegliatosi da un coma in cui era finito dopo un’imboscata della malavita, ritorna in servizio. L’unico problema è che egli mostra un chiaro distacco emotivo dai suoi sentimenti e vista l’avversione con i normali androidi, gli viene assegnato come partner androide il sintetico Francesco, che è invece molto sensibile. Al fianco dei due ci sono Gabriella e il capitano Martina. La prima è una donna forte che vive secondo un suo codice morale, la seconda invece è ambiziosa e pronta a fare grandi sacrifici per il bene collettivo.

STEP #21 CYBORG NELL'ETICA

Ci sono diversi punti di vista parlando di cyborg in campo etico.Giuseppe Longo, pioniere della scienza dell’informazione in Italia, affronta proprio il dibattito creatosi sulle implicazioni etiche dello sviluppo scientifico dal momento che la tecnologia, afferma, ha iniziato a 'invadere' il nostro corpo.Per quanto ci possano essere aspetti positivi nel sostituire parti umane malfunzionanti o completamente distrutte con applicazioni artificiali per permettere a un essere umano di continuare ad avere una vita quanto più "normale" e addirittura salvarlo, ci sono inevitabilmente degli aspetti negativi."Citando Habermas e Rifkin, lo scienziato sottolinea come il perno della nuova età che stiamo vivendo è il ribaltamento dell’idea di evoluzione: non più un processo che plasma l’essere vivente, ma un processo che dall’essere vivente è pilotato, e che porta l’uomo a cessare di “riprodursi” per iniziare a “prodursi” in esemplari sempre più perfetti. Una trasformazione che, quando entrano in gioco genetica e biotecnologia, diventa evoluzione pilotata della specie: nasce così l’homo technologicus, che rispetto al sapiens è frutto di tecniche sempre più invasive, che entrano nel corpo e arrivano a sostituirne organi e geni: non più soltanto nella prospettiva di curare patologie, ma in quella di migliorare le capacità dell’essere umano o crearne di nuove."Tutto questo va contro la naturale evoluzione delle cose, per questo potrebbe considerarsi eticamente sbagliato.





Homo sapiens 
Homo technologicus



























Serve un'etica del post-umano

mercoledì 27 maggio 2020

STEP #20 NELLO ZIBALDONE DI LEOPARDI

Parlando di intelligenza artificiale, ecco un estratto di Giacomo Leopardi da proposta dei premi fatta dall'Accademia dei Sillografi: "L'Accademia dei Sillografi reputa essere espedientissimo che gli uomini si rimuovano dai negozi della vita il più che si possa, e che a poco a poco dieno luogo, sottentrando le macchine in loro scambio. E deliberata di concorrere con ogni suo potere al progresso di questo nuovo ordine delle cose, propone per ora tre premi a quelli che troveranno le tre macchine infrascritte.
L'intento della prima sarà di fare le parti e la persona di un amico, [...] La seconda macchina vuol essere un uomo artificiale a vapore, atto e ordinato a fare opere virtuose e magnanime. L'Accademia reputa che i vapori, poiché altro mezzo non pare che vi si trovi, debbano essere di profitto a infervorare un semovente e indirizzarlo agli esercizi della virtù e della gloria. Quegli che intraprenderà di fare questa macchina, vegga i poemi e i romanzi, secondo i quali si dovrà governare circa le qualità e le operazioni che si richieggono a questo automato. [...]
La terza macchina debbe essere disposta a fare gli uffici di una donna conforme a quella immaginata".

Un riferimento un pò forzato nello Zibaldone si può apprezzare nell'Infinito:

"Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
E questa siepe, che da tanta parte
Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
Spazi di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo; ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e il suon di lei. Così tra questa
Immensità s'annega il pensier mio:
E il naufragar m'è dolce in questo mare. "










Pensando al concetto di cyborg e, più in generale, alla tecnologia, l'immensità di pensieri e 'il guardo' dell'ultimo orizzonte escluso a cui fa riferimento Leopardi possono alludere all'avanzamento della tecnologia che non si ha idea a cosa porterà.

martedì 26 maggio 2020

STEP #19 NELL'UTOPIA

Il concetto di Cyborg si colloca come antagonista nel pensiero utopico, secondo Matteo Bergamaschi in alcuni episodi, la dinamica cyborg rivela il proprio potenziale distopico, "è infatti un mondo che ostacola lo sviluppo vitale quello che si delinea in simile orizzonte, un mondo cioè in cui i diffusi dispositivi tecnologici implementano un biopotere che omogenizza i processi vitali, inserendoli nel continuum tecno-informatico".
Il pensiero cyborg eredita originariamente una tematica: in una società in cui il soggetto è destrutturato nella molteplicità dei flussi informatici delle proprie operazioni finanziarie, mediatiche o comunicative, così che «il corpo, il nostro principale strumento di comunicazione con l’esterno, la nostra inter- faccia con il mondo, viene direttamente integrato nel processo di valorizzazione capitalistica, per così dire “a tempo pieno”, e si integra anche con la tecnologia in modo ben più pervasivo e fine che per il passato» il cyborg diviene la possibilità di una resistenza interna a questo sistema, capace di decostruirne la logica di dominio alla volta della costruzione di un ibrido in grado di mettere fuori gioco i dispositivi dualisti che lo imprigionano.
Il cyborg in quanto veicolo di emancipazione, dunque, ma anche di contaminazione e di ibridazione, il cyborg in quanto superamento di ogni fissismo essenzialista e libera sperimentazione «schizofrenica» una volta messa fuori gioco la macchina antropogenetica. 
Dunque possiamo dire che cyborg ha alcune caratteristiche che appartengono all'utopia e altre alla distopia.

STEP #18 NELLA FILOSOFIA CONTEMPORANEA

Nella filosofia contemporanea, Donna Haraway scrive un saggio dal titolo "Manifesto Cyborg " o "Un manifesto per Cyborg". Esso fu pubblicato per la prima volta nel 1985 sulla rivista Social Review.
In questo saggio il concetto di cyborg viene considerato a livello simbolico e rappresenta il rifiuto dei dualismi in cui si fondano la società maschilista e quella tardo-capitalista.
Donna Haraway propone assemblaggi di corpi con innesti di hardware, in parte esseri umani e in parte robot. Così, il cyborg supera le dicotomie, l'emarginazione di qualsiasi minoranza, ed è libero dalla riproduzione biologica.
Secondo Haraway non deve essere più presente in modo evidente il confine che c'è tra umano e animale e tra umano/animale e macchina.
Si presenta un nuovo concetto di famiglia in cui si prevede la consanguineità fra i non-umani e le tecnologie.
Infine, critica anche il pensiero del femminismo tradizionale, preferendo a uno sguardo sulle differenze, un'attenzione sulle affinità.




Donna Haraway





martedì 19 maggio 2020

STEP #17 ABbeCedario

Androide
Bionico
Cyberpunk
Debilitazione
Estetica
Fantascienza
Genesi
Handicap
Innesto
Lastra
Medicina
Nanotecnologia
Organo
Pace-maker
Quantico
Rami
Sensi
Telefono
Uncino
Virtuale
Zigote

sabato 16 maggio 2020

STEP #16 TESTIMONIAL DI CYBORG

Possiamo analizzare la protagonista del film 'Alita. Angelo della battaglia', diretto da Robert Rodriguez, come testimonial del concetto di cyborg. Questo film ha preso forma dal manga cyberpunk Yukito Kishiro Gunnm, titolo poi cambiato nell'edizione USA dei comics in Alita Battle Angel. Alita è una ragazza cyborg, il cui cervello umano è stato impiantato in un corpo robotico ormai semidistrutto.
Lei è ' l'ultima letale 'arma' berserker, reduce da una guerra lontana. E' letale nel combattimento quanto generosa e 'umana' nel rapporto con chi la circonda, trova l'amore nell'umano 'smembracyborg' Hugo (Keean Johnson), ma deve anche affrontare una sfilza di nemici: dai 'colleghi' semirobot cacciatori di taglie agli implacabili giocatori di motorball, sport violentissimo ad alta velocità '.









venerdì 15 maggio 2020

STEP #15 CYBORG: Criticità nel futuro.


All' uomo fa paura l'idea di sostituire parti del corpo con parti meccaniche e artificiali, ancor di più il fatto di sostituire presenze umane con robot in ambienti laborativi.
Infatti, la cosa che più spaventa del futuro e di cui alcuni ritengono si sentano già gli effetti è proprio che i cyborg e i robot possano togliere il lavoro alle persone.
Grazie ad alcuni input che si danno loro e ai materiali di cui sono composti, essi sono capaci di svolgere alcuni compiti molto complessi e molto più velocemente rispetto all'uomo, il che li rende preferibili.

C'è chi pensa:
I cyborg sono figli illegittimi del capitalismo patriarcale, per non parlare del socialismo di stato. Ma i figli illegittimi sono spesso estremamente infedeli alle loro origini.
Donna Haraway

Per evitare quanto detto, Rosapepe Franceso Paolo ha scritto un libro "Il futuro Uomo/Cyborg. Quali pericoli" in cui sostiene che gli uomini/cyborg e i robot invaderanno le nostre vite, per questo devono essere progettati in modo da non ostacolare il regolare svolgimento della vita sociale e lavorativa quotidiana dell'essere umano.  Alcune leggi precise dovranno regolamentare e prevenire tutte le possibili criticità che potrebbero presentarsi per evitare conflitti e violenze distruttive per il futuro e la stessa sopravvivenza della razza umana.

venerdì 8 maggio 2020

STEP #14 CYBORG E CRONACA

Sono presenti e disponibili sempre di più robot in grado di sostituire l'uomo, riproducendone le capacità intellettive e motorie.
A Pisa vi è il Mobot, un carrello della spesa robotico che trasporta le merci fra il parcheggio e le abitazioni del centro storico chiuso al traffico.
Mobot

Poi vi è Face, un robot che riproduce emozioni  e comunica con gli esseri umani con la comunicazione non verbale, e molti altri come Yumi, Lo.La e il Plantoide.

Il Festival internazionale della Robotica, a Pisa, che ha fra i suoi promotori la Fondazione Arpa del professor Franco Mosca, con la partecipazione di scienziati ed esperti propone soluzioni robotiche per moltissimi ambiti della vita quotidiana. L'inserimento di protesi, la rimozione di tumori,la riabilitazione domiciliare ora possono avvenire attraverso i robot, sempre più precisi e più facili da maneggiare. Delicatissime operazioni, che prima neanche ci si potesse immaginare, oggi sono quasi all’ordine del giorno per i chirurghi sempre più affiancati dall’utilizzo dei robot. Ci sono arti robotici e finanche pantaloni sensorizzati che ormai sono in grado di sostituire importanti parti del corpo restituendo così indipendenza e sollievo psicologico a pazienti colpiti da alcune malattie neurologiche o vittime di traumi. Infine, a Pisa nel reparto di neonatologia, i robot sono usati per formare il personale medico nel trattamento di piccoli pazienti pediatrici.













'Festival dei cyborg', LA NAZIONE

STEP #13 CYBORG NELL'INGEGNERIA

L'ingegneria biomedica, applicando i vari principi della fisica, della chimica, della biologia e di molte altre discipline, viene impiegata per diversi ambiti tra cui quello clinico e ospedaliero.
L'ingegnere biomedico cerca di risolvere problemi che riguardano un organo, una cellula, un processo biochimico e così via, utilizzando i rami dell'ingegneria.
La progettazione di questo campo riguarda apparecchiature elettromedicali per la diagnosi, la terapia e la riabilitazione, organi artificiali e protesi, bireattori, sistemi informativi dedicati alla sanità e alla telemedicina.
Si parla di cyborg attuali per indicare quelle persone dotate di parti organiche e meccaniche per ristabilire funzionalità perse o parzialmente danneggiate.


Esoscheletro



C'è il caso del professor Steve Mann, conosciuto anche a molti come il primo cyborg al mondo. Negli anni '80 già lavorava a un 'occhio digitale', che chiamiamo Eyetap digital eye glass.
Eyetap digital eye glass
E’ un dispositivo in grado di catturare tre immagini simultaneamente a diverse esposizioni. Esse vengono combinate insieme in tempo reale per produrre una visione del mondo che ha una ricchezza di dettagli irraggiungibili per l’occhio umano. Quindi, con questi occhiali, Steve Mann vede dettagli che normalmente nessuno vede.