mercoledì 29 aprile 2020

STEP #12 CYBORG NEL PENSIERO MEDIEVALE E MODERNO

Renato Cartesio, nato il 31 marzo 1596, fu un filosofo e matematico francese ed è visto come il fondatore della matematica e della filosofia moderna.
Nella modernità, egli adottò il concetto contemporaneo dell'evidenza, riducendo la verità delle cose alla certezza, ossia il grado di indubitabilità che la realtà possiede, solo rispetto al soggetto umano.
Cartesio però sosteneva che si può dubitare anche del proprio corpo, poiché anche nel sogno ho la percezione che esso sia reale; si parla per l'appunto di dubbio metodico.
Egli formulò la celebre frase 'Cogito ergo sum': l'unica evidenza sono io, anche se fossi vittima di un inganno esisterei necessariamente almeno come pensiero.
Così però si mette da parte il concetto del corpo: potrei 'io stesso' ingannarmi sulla certezza del mio corpo, perché anche nel sogno alcune cose materiali mi sembrano reali ma in realtà non esistono.
Quindi 'io' sono Res Cogitans, ovvero Cosa Pensante, e ho un corpo come involucro, quindi come un robot, una macchina.

Cartesio vede il corpo come macchina: i nervi vengono paragonati ai tubi delle macchine delle fontane, i muscoli e i tendini ai congegni e alle molle, la respirazione ai movimenti di un orologio o di un mulino. Infine, colloca l'anima nel cervello come sede specifica.

domenica 26 aprile 2020

STEP #11 COVID-19 E CYBORG

In Cina, a Wuhan, per ostacolare l'emergenza Covid-19 hanno applicato un nuovo piano, 'un robot per infermiere'. Un reparto ospedaliero, prima gestito da personale umano, ora è interamente in mano ai robot che fanno molti compiti, dall'assistenza ai pazienti alla pulizia del reparto. I robot possono essere umanoidi, ossia composti di testa, corpo e delle ruote al posto delle gambe oppure dei semplici 'contenitori' con ruote. 





Essi sanno perfettamente come muoversi e cosa toccare nel reparto perché alcuni ingegneri ne hanno mappato ogni angolo e inserito nei robot queste mappe.
Pensano anche a portare cibo, farmaci ai pazienti e misurarne la temperatura. Nel caso ci fossero complicazioni, gli assistiti vengono trasferiti in reparti normali.
Questo è un tentativo fatto dalla Cina per testare la potenzialità della tecnologia anche in ambiti così importanti.
Penso sia ammirevole il tentativo fatto per far sì che la tecnologia sia utile in situazioni tanto importanti che stanno mettendo in ginocchio tutto il mondo. Inoltre, si rischiano anche meno vittime tra il personale sanitario ove possibile riparare con gli automi.

Mi rendo conto della generalizzazione del tema cyborg  in questo ambito, però è importante capire da questo che anche un organismo cyborg può far fronte alla pandemia scendendo in campo.






mercoledì 22 aprile 2020

STEP #10 CINEMA







La scena è tratta dal film Iron Man 1 e riporta la trasformazione di "Tony" Stark nel cyborg Iron Man.
Nonostante l'involucro artificiale, egli mantiene l'aspetto umano al di sotto ed è come se i nervi umani controllassero anche la "macchina" artificiale.

Iron Man è un film del 2008 diretto da Jon Favreau e basato sull'omonimo personaggio dei fumetti della Marvel Comics Iron Man.



martedì 21 aprile 2020

STEP #09 ARTE FIGURATIVA

Forme uniche della continuità nello spazio, Umberto Boccioni 1913
L'artista futurista Umberto Boccioni unisce la fluidità e il movimento in questa scultura intitolata 'Forme uniche della continuità nello spazio'. L'opera originale è in gesso ed è in mostra al Museo di Arte Contemporanea a San Paolo in Brasile; nel corso della vita dell'autore non venne prodotta la rispettiva copia in bronzo. L'immagine riportata sopra ritrae l'esemplare in bronzo che si trova al Museo del Novecento a Milano. 
Se si osserva lateralmente la scultura, si riconosce una figura umana in cammino. Ad essa vengono a mancare alcune parti, come le braccia e l'involucro esterno. Sembra uno "scorticato" anatomico dal momento che si riconoscono i muscoli dei polpacci e l'articolazione del ginocchio, ma anche una "macchina", come un ingranaggio in movimento, per le cavità e le forme presenti.
In effetti, l'opera rappresenta proprio la fusione fra l'uomo e la macchina con caratteristiche quali la velocità, la potenza distruttrice e creatrice, la possibilità di sostituire parti meccaniche rotte e usurate cancellando il concetto di morte.

lunedì 20 aprile 2020

STEP #08 DIALOGHI DI PLATONE

Nella citazione che prende il titolo di 'Primato del Bene', si può rivedere il tema sotto analisi:
«Come nella sfera visibile la luce del sole e la vista correttamente si possono ritenere simili al sole, ma non è corretto ritenere che esse siano il sole, così in quest’altra sfera è corretto ritenere che scienza e verità siano entrambe simili al buono, ma scorretto sarebbe pensare che l’una o l’altra di esse siano il buono: degna di onori ancor più alti è la condizione di buono.»

Il concetto di cyborg si legge nei dialoghi di Platone de La Repubblica ( 514 b.C - 520 a.C ). Il mito della caverna, raccontato nel settimo libro, è ciò che più si avvicina al tema.

Alcuni prigionieri sono stati incatenati, fin dalla nascita, nelle profondità di una caverna. Sono bloccati testa e collo in modo che essi possano solo fissare il muro di fronte a loro.
Alle loro spalle è stato acceso un enorme fuoco e, tra questo e i prigionieri si trova una strada rialzata lungo la quale è stato eretto un muretto in cui alcuni uomini posano oggetti, animali, piante e persone di diverse forme. L'ombra di queste ultime vengono proiettate sul muro dinanzi ai prigionieri e attirano la loro attenzione. Mentre un personaggio esterno ha un'idea completa della situazione, i prigionieri, non conoscono cosa accada realmente alle proprie spalle poiché non hanno esperienza del mondo esterno.
Se un prigioniero venisse liberato dalle catene e venisse costretto a rimanere in piedi, con la faccia rivolta verso l'uscita della caverna: in primo luogo, i suoi occhi sarebbero abbagliati dalla luce del sole ed egli proverebbe dolore. Inoltre, le forme portate dagli uomini lungo il muretto gli sembrerebbero meno reali delle ombre alle quali è abituato.
Allo stesso modo, se il malcapitato fosse costretto ad uscire dalla caverna e venisse esposto alla diretta luce del sole, rimarrebbe accecato e non riuscirebbe a vedere alcunché. Il prigioniero si troverebbe sicuramente a disagio e s'irriterebbe per essere stato trascinato a viva forza in quel luogo.
Volendo abituarsi alla nuova situazione, il prigioniero riuscirebbe inizialmente a distinguere soltanto le ombre delle persone e le loro immagini riflesse nell'acqua; solo con il passare del tempo potrebbe sostenere la luce e guardare gli oggetti stessi. 
Resosi conto della situazione, egli vorrebbe senza dubbio tornare nella caverna e liberare i suoi compagni, essendo felice del cambiamento e provando per loro un senso di pietà: il problema, però, sarebbe proprio quello di convincere gli altri prigionieri ad essere liberati. Infatti, dovendo riabituare gli occhi all'ombra, dovrebbe passare del tempo prima che il prigioniero liberato possa vedere distintamente anche nel fondo della caverna; durante questo periodo, molto probabilmente egli sarebbe oggetto di riso da parte dei prigionieri, in quanto sarebbe tornato dall'ascesa con "gli occhi rovinati". Inoltre, questa sua temporanea inabilità influirebbe negativamente sulla sua opera di convincimento e, anzi, potrebbe spingere gli altri prigionieri ad ucciderlo, se tentasse di liberarli e portarli verso la luce, in quanto, a loro dire, non varrebbe la pena di subire il dolore dell'accecamento e la fatica della salita per andare ad ammirare le cose da lui descritte.
Il cyborg potrebbe essere, allora, l’attuazione sintetica dell’assetto minuziosamente predisposto da Platone.
L’esperienza descritta nel racconto è quella di un individuo il cui corpo viene diretto con la forza dalla condizione del vincolo alla quale per natura è abituato ad una situazione alla quale deve essere educato, talmente innaturale – direi artificiale – da procurargli dolore.
Puntualizziamo ora che la creatura sintetica trae la sua origine fittizia dal significato del verbo kybernan (“pilotare” e “governare”), si suggerisce la possibilità che una figura mitologica a noi contemporanea come il cyborg possa essere analizzata in Platone.


STEP #07 OPERA POETICA

Una poesia molto interessante e che mette in evidenza le caratteristiche di un cyborg, in particolare di una sottocategoria di questo: gli androidi, è quella scritta da Filippo Astrofilosofo Melodia, che riporto di seguito.


'SONO UN ANDROIDE

Eccolo li che mi guarda beffardo

il mio braccio strappato di netto
andavo troppo forte
su quell’asfalto maledetto
luci, stridore, odore diverso
mi sono risvegliato qui
a guardarmi con le budella aperte
il mio braccio non ha vene
solo fili e tubi strani
mentre le mie budella
sono solo collettori disumani
sono fatto di ferro, fili e altra plastica
una pallida imitazione
che strano
ero certo di avere una qualche emozione
mi hanno detto
che era tutto registrato su nastro
tutta la mia vita
è chiusa li dentro
come potevo pensare di comprendere
se altro non è che una percezione velata di niente
sono tornato a casa
dopo che hanno giocato con me
ma tanto lo so
è il programma diagnostico
a giocare al dottore con me
questa casa non esiste
non esiste la mia vita
i miei genitori un’illusione
il mio mondo è solo una scatola di cartone
sono un androide
una parvenza di uomo
la mia ragione è solo un listato
sopra un nastro trasportatore
niente di diverso da atomi e bosoni
come potevo pensare di capire
quando il mio mondo non è tra i migliori
chissà da dove vengo
chi è il mio creatore
dovrei cercare quest’isola che non c’è
senza nemmeno l’aiuto delle stelle
tu eri nell’altra stanza
mi hanno detto che eri ignara di tutto
ma io lo so che questo nastro
è la causa del tuo lutto
lo strapperò di netto
per cambiare la mia storia
chissà cosa significa
poter scrivere ogni pagina senza memoria
magari solo a penna
senza bisogno di tastiere
ma davvero avrò questa forma
oppure sarò un panettiere
di quelli che riempi con gli ingredienti
per ottenere qualcosa di finito
forse è ancora più bello non sapere
che ammuffire in un angolo contrito
sono un androide
la scimmia di Dio
voi dite la vostra vita
io ho fatto del mio.'

Sono un androide, poesia.



L'artista, tra i molti ispiratori, si riferisce in particolare al racconto "La formica elettrica" di Philip K. Dick. 

In questa poesia trovo che siano forti i sentimenti dell'androide che, probabilmente, prima era un uomo e che ora pensa a come sarà la sua vita con questi cambiamenti e ripensa a quella passata: le vene sono sostituite da fili e tubi strani, ha ora una composizione di ferro e plastica, le budella sono solo 'collettori disumani'. 
Sembra sia stata la conseguenza di un suo errore quando dice "andavo troppo forte su quell'asfalto". Forse a seguito di un incidente le parti del suo corpo sono state sostituite con parti artificiali così da permettergli una " seconda possibilità di vita". Infatti, il tema è presente in molte storie che riguardano i cyborg: generalmente, diventano questo tipo di specie nel momento in cui rischiano di perdere la vita.


lunedì 13 aprile 2020

STEP #06 LETTERATURA NARRATIVA

Nella letteratura, questo tema viene spesso utilizzato nei romanzi di William Gibson. In questi, i personaggi sono dotati di parti artificiali così da migliorare la forza e la capacità. Un personaggio celebre in questo caso è Molly, che è una guardia del corpo con riflessi potenziati e fibre muscolari artificiali; al posto degli occhi ha delle lenti a specchio.
Inoltre, anche i protagonisti dei romanzi della Compagnia del tempo (1997) di Kage Baker sono degli organismi cibernetici.
Viene naturale, poi, pensare alla narrativa di fantascienza in cui sono presenti robot, mostri, cyborg etc..

Tuttavia, il primo romanzo che mi viene in mente pensando al tema di cyborg è Frankenstein o il moderno Prometeo, scritto tra il 1816 e il 1817 dall'autrice britannica Mary Shelley e modificato per la seconda edizione del 1831.
Il dottor Victor Frankenstein crea la sua creatura partendo da parti umane di uomini deceduti.
Essa può essere definita come 'mostro' e con molta probabilità rappresenta la paura presente al tempo per lo sviluppo corrente della tecnologia.
Nel quinto capitolo che si intitola 'la creazione' vediamo proprio come il dottore procedette per concludere il suo progetto:

'Fu in una cupa notte di novembre che vidi la realizzazione delle mie fatiche.
Con un’inquietudine che rasentava il parossismo, misi assieme attorno a me gli strumenti della vita con cui avrei potuto infondere una scintilla di esistenza nella cosa inanimata che giaceva ai miei piedi. Era già l’una del mattino; la pioggia picchiettava lugubre contro i vetri e la mia candela era quasi consumata quando, alla fievole luce che si stava esaurendo, io vidi aprirsi l’occhio giallo, privo di espressione, della creatura; respirava a fatica, e un moto convulso agitava le sue membra.
Come posso spiegare le mie emozioni di fronte a questa catastrofe e come posso descrivere l’infelice che con attenzione e dolori infiniti ero riuscito a plasmare?
Le sue membra erano proporzionate, e avevo selezionato le sue fattezze in modo che risultassero belle. Belle! Gran Dio! La sua pelle giallastra a mala pena ricopriva il lavorio sottostante dei muscoli e delle arterie; i suoi capelli erano folti, di un nero lucido e i suoi denti di un bianco perlaceo; ma questi caratteri rigogliosi non facevano che contrastare in modo più orrendo con i suoi occhi umidi che sembravano quasi dello stesso colore bianco sporco delle orbite su cui poggiavano, con la sua pelle raggrinzita e con le sue labbra nere e dritte.
I vari eventi della vita non sono incostanti come i sentimenti della natura umana.
Avevo lavorato duro per quasi due anni, con il solo fine di infondere la vita in un corpo inanimato. 
[...]
Incapace di sopportare l’aspetto dell’essere che avevo creato, di corsa uscii fuori dalla stanza e continuai un bel po’ a camminare su e giù per la mia camera da letto, incapace di convincermi a dormire. Alla fine la spossatezza ebbe la meglio sul tumulto che avevo prima provato, e mi gettai sul letto, cercando di ottenere qualche istante di oblio.
Ma fu inutile; dormii, sì, ma fui tormentato dai sogni più terribili.
Mi sembrava di vedere Elizabeth, piena di salute, a passeggio per le strade di Ingolstadt. Felice e sorpreso, l’abbracciai, ma come impressi il primo bacio sulle sue labbra, esse divennero livide del colore della morte; i suoi lineamenti sembrarono mutare e mi parve di stringere tra le braccia il corpo di mia madre morta; un sudario ne avvolgeva le forme, e vidi i vermi dei cadaveri brulicare attraverso le pieghe della stoffa.
[...]
io vidi l’infelice, il miserabile mostro che avevo creato.
Alzò la cortina del letto e i suoi occhi, se occhi si possono chiamare, si fissarono su di me. Dischiuse le mascelle ed emise qualche suono inarticolato, mentre un sorriso gli corrugò le guance. Può darsi che abbia parlato, ma io non lo udii; aveva una mano tesa verso di me, forse per trattenermi, ma io fuggii e corsi di sotto. 
[...]
Oh! Nessun mortale avrebbe sopportato l’orrore di quello sguardo.
Una mummia riportata in vita non potrebbe essere così orrenda come quell’infelice.
Lo avevo osservato quando ancora non era finito; era deforme, già allora, ma quando quei muscoli e quelle giunture divennero capaci di muoversi, divenne una cosa che neppure Dante avrebbe potuto concepire.'
(riportato dal mio romanzo)




Non è un cyborg come per definizione, ossia un organismo cibernetico formato da parti artificiali e parti umane, però secondo me ne rimanda il concetto poiché la creatura ha sentimenti e alcune caratteristiche umane ma altre, come la sua formazione e la sua forza, sembrano artificiali.

STEP #05 PUBBLICITA'

Anche la pubblicità fa ricorso all'uso di cyborg per reclamizzare i diversi prodotti: eccone alcuni esempi.


Nella pubblicità della Serie A di calcio del 2019, alcuni robot prendono il posto dei calciatori imitando le loro prestazioni.


Nella pubblicità di Tim Party, invece, compare una figura femminile di Cyborg (min 00:26 circa) dotata di superpoteri che allude alla potenza della fibra di Tim.
Per curiosità allego anche il link della notizia di una ragazza, Moon Ribas, dotata di un sensore che le permette di avvertire le scosse della Terra e " comunicare con il Pianeta".


                                       

giovedì 9 aprile 2020

STEP #04 MITOLOGIA

CYBORG NELLA MITOLOGIA

Cyborg è un termine difficile da collocare ai tempi della mitologia classica greca, latina oppure orientale poiché si presentò con lo sviluppo della tecnologia e principalmente nel XX secolo.
Tuttavia, si possono considerare delle figure mitiche anche i personaggi di film più recenti.
I cyborg si suddividono in tre categorie: esseri umani potenziati, alieni potenziati e androidi(robot umanoidi).
Nella prima si colloca il protagonista del film RoboCop (1987) e quello di Io, Robot (2004); nella seconda Anakin Skywalker in Guerre stellari che ha arti cibernetici e un'armatura tecnologica in grado di tenerlo in vita; infine, nella terza, il protagonista di Terminator.
Nella cinematografia già nel 1927 troviamo questo tema, in Metropolis, poi nel 1979 in Alien e successivamente diventano sempre più frequenti.

Alex Murphy come RoboCop


Io, Robot

Guerre stellari

Terminator


Anche il noto supereroe dei fumetti Marvel, Iron Man, è un cyborg, così come Deathlok e il Dottor Octopus.
Sempre più frequenti i videogiochi che presentano questo tema.


Deathlok

Iron Man

venerdì 3 aprile 2020

STEP #02

STORIOGRAFIA DEL TERMINE


Il termine Cyborg è una parola inglese che deriva dalla composizione di due sostantivi. Cyber è il primo sostantivo che si incontra, il quale è ricavato dall' inglese cybernetics, cibernetica, che deriva dal greco κυβερνήτης (kybernetes) e assumeva il significato letterale di "timoniere, pilota di una nave", ma anche, per estensione "colui che guida e governa una città o uno Stato". Cyber- è utilizzato sempre di più in italiano, soprattutto in ambiti concernenti Internet. 

Un esempio di cui, purtroppo, si sente spesso parlare è il cyber-bullismo: un atto di violenza, verbale e psicologica, da parte di utenti che possono nascondersi dietro un'identità falsa e 
approfittare di persone più deboli. Altri esempi sono il cyberterrorismo e cyberspazio.
La seconda parola è organism, organismo, che a sua volta è composto da organo e 'ismo', un suffisso che indica un insieme e che ha come modello anche il francese organisme. Esso rimanda al greco órganon, 'strumento'.
Nel caso di cyborg, si mette in evidenza l'insieme delle parti artificiali e umane che compongono un organismo cibernetico.