Forme uniche della continuità nello spazio, Umberto Boccioni 1913 |
Se si osserva lateralmente la scultura, si riconosce una figura umana in cammino. Ad essa vengono a mancare alcune parti, come le braccia e l'involucro esterno. Sembra uno "scorticato" anatomico dal momento che si riconoscono i muscoli dei polpacci e l'articolazione del ginocchio, ma anche una "macchina", come un ingranaggio in movimento, per le cavità e le forme presenti.
In effetti, l'opera rappresenta proprio la fusione fra l'uomo e la macchina con caratteristiche quali la velocità, la potenza distruttrice e creatrice, la possibilità di sostituire parti meccaniche rotte e usurate cancellando il concetto di morte.
In effetti, l'opera rappresenta proprio la fusione fra l'uomo e la macchina con caratteristiche quali la velocità, la potenza distruttrice e creatrice, la possibilità di sostituire parti meccaniche rotte e usurate cancellando il concetto di morte.
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